Nelle favole ritroviamo spesso qualcuno che disegna una mappa del Tesoro e qualcuno che , trovando questa mappa, si mette alla ricerca.

Le avventure sono tante, il protagonista s’imbatte in incontri, relazioni, sfide, conflitti e vita  che lo muove dentro e fuori.

E cosa succede?

Il protagonista cresce, seguendo un percorso, cambia. E una volta trovato il tesoro…è un’altra persona.

L’antropologo Gregory Bateson disse: La mappa non è il territorio.

La domanda può essere se questo Tesoro è fuori o dentro noi.

La domanda può essere se fa differenza.

La domanda può essere se le storie sui tesori non c’invitino a creare/prendere in “prestito” una nostra personale mappa per poter esplorare e riconoscere in noi delle sfumature ignote…quindi evolvere…quindi espandere.

Questo per ricordarci che, per quanto abbiamo bisogno di sapere se andare a destra o sinistra, la Terra, in ogni caso, rimane tonda. Se scegliamo una direzione nel territorio fisico e proseguiamo per km e km, alla fine torneremo al punto di partenza. Ma molto probabilmente le scelte e le direzioni che abbiamo preso dal nostro sentire interno, ci porteranno fisicamente al punto di partenza completamente mutati.

In questo articolo ho scelto di rivolgermi ai lettori dando per scontato che stiano facendo questo viaggio sul pianeta Terra da esploratori. Che, come me, di tanto in tanto si ricordano a vicenda che non vi è nessun obbiettivo da raggiungere se non quello di sentire quello che c’è, accorgersi che è una grande Lila (gioco) e, come dicono dal Messico all’India i Curanderos e i Tantrici, giocare con il gioco!

tu-bianco

metropoli

Dividere per comprendere meglio l’unità funzionale

Possiamo avere diversi tipi di mappe. Mappe che tracciano un percorso o che spiegano il funzionamento di un sistema o di un organismo. Prendiamo ad esempio quella del cervello umano. Ogni singola sezione di questa mappa, con una semplice definizione, ci indica il suo funzionamento. Ma dobbiamo ricordarci che ogni singola sezione fa parte di un sistema organico, in questo caso il cervello che, a sua volta, fa parte di un altro sistema organico, il corpo umano che a sua volta va a creare il genere e la specie umana.

Da dove proviene questa nostra necessità di sezionare, classificare e quindi dividere?

Ritorniamo all’origine di questa azione.

L’etimologia di dividere è Dus: separare   Vid-ere: vedere  che ha il senso originario di sapere, apprendere, giudicare cercare e trovare.

Dividere per arrivare al centro. Riconoscere le diversità interiori per comprendersi meglio.

 

tu-bianco

Le Mappe

Una mappa che seziona il nostro Essere Uno per poterci aiutare a comprendere come è trascorso un determinato periodo di tempo in noi e nel nostro ambiente.

Riusciamo a scorgere le qualità, le forze, i movimenti e i frutti che hanno avuto vita in un periodo di spazio-tempo preciso?

Prendiamo ad esempio un melo nell’arco di un anno. Il mutar dei colori delle foglie a seconda della stagione e il comparir del suo delicato fiore che, a seconda di quanta acqua, spazio, sole e forza ha disposizione, darà dei frutti. E quanti di questi frutti toccheranno la terra affinchè il seme possa spargersi?

Quale è la nostra Mappa?

Nessuno può dirlo, se non il nostro sentire. Cogliere le proprie sensazioni e dare Spazio alle intuizioni affinché queste possano rivelare quale sia, in questo momento della nostra vita, la mappa da seguire. Il nostro maestro/a che ci indica la strada può essere un libro, una farfalla, un’amico, un conoscente o qualcuno alla fermata del bus.

Personalmente ho diverse mappe che, a seconda dei periodi, si integrano o assumono un peso più consistente di altre. Affino i sensi e capto che mappa sia giusta da seguire.

So di aver necessità, di tanto in tanto, di dare un’occhiata ad una mappa per non perdere la mia bussola interna, ma sono anche consapevole che c’è chi non ha assolutamente bisogno di averne.

Per coloro che sono abituali all’uso di mappe o per coloro che si vogliono avvicinare a questo sistema, ne condivido con voi una chiara e semplice che arriva dalla tradizione dei Curanderos di Vera Cruz del Messico che riporto con qualche delucidazione dalla mia personale esperienza.

Ricordate che è un gioco.

Che funziona se lo volete voi.

E soprattutto non abbiate attaccamento.

Provate, fate esperienza e siate critici.

tu-bianco

el-tajin

Le 7 Forze di guarigione e trasformazione

Ad un certo punto della nostra “scesa” dall’Universo, le particelle che ci accomunano in quello che andrà a comporre la nostra melodia personale chiamata Anima, secondo la tradizione Maya, subiscono una separazione in Spirito e Recipiente. Quest’ultimo andrà a contenere il libero arbitrio che l’Anima ha scelto e quindi le esperienze a cui anelerà.

E qui si innesca un gioco: il recipiente (i corpi sottili e grossolani) formula una domanda e lo Spirito risponde con un’energia precisa o un segno.

Se noi abbiamo chiarezza di ciò che aneliamo e/o desideriamo, per lo Spirito è più facile esaudire i nostri desideri.

La tradizione ci tramanda che vi sono forze nel piano fisico che aiutano il recipiente a soddisfare il libero arbitrio.

Abbiamo in noi diversi talenti che possiamo sviluppare al meglio e quindi utilizzare nella nostra vita quotidiana.

Le 7 forze non son qui per dirci chi siamo, ma sono uno strumento/una mappa che utilizziamo per creare la nostra realtà. Per portare nel mondo manifesto in cui viviamo, ciò di cui nella nostra discesa abbiam deciso di fare esperienza.

Sono 7 ma  non provengono dai chakra, ma dalle possibilità dell’Universo.

Mentre leggerete le definizioni, le immagini e l’esperienza che queste possibilità hanno in sé, vi raccomando di respirare profondamente, avere i piedi a terra e ascoltare il vostro corpo di tanto in tanto.

Osservate come il vostro sistema organico risponde alle parole, dove vi riconoscete e dove, invece, vi si stringe lo stomaco. Dove vi si amplia il respiro e dove vi sentite a casa.

 

Intenzione

Una freccia che ha dentro di sé l’Essenza.

La chiamata interna.

E’ l’energia che vi era all’inizio, quello che era il primo pensiero.

Ha un’energia rossa, ampia e pesante.

E’ un seme.

Si crea l’intenzione di voler far qualcosa, l’energia attraversa il nostro corpo, quindi si crea uno Spazio per poter modellare la situazione che si è manifestata.

Per poter mantenere l’intento, lo si mette nel cuore affinché le mani possano essere libere di ricevere dall’universo.

La forza chiamata andrà a risuonare con il vostro accordo dell’Anima e il vostro libero arbitrio.

Il suggerimento è: affermare dove si sta andando. Non per forza verbalmente, anche solo in astratto. Qualsiasi cosa si stia facendo, si aprirà in più dimensioni. In questo modo si ricorda perché “hai aperto quella porta e sei entrato nella stanza”.

tu-bianco

murales

Fiducia

Colui che incomincia.

Crea lo Spazio affinché le cose avvengano.

Quando la mente si silenzia la fiducia và al cuore.

Chiarifica le cose. Dà lucidità.

Imparando a fidarci attrarremo e creeremo fiducia intorno a noi.

Diventiamo persone che credono in ciò che vivono…e viceversa.

Fidarsi dei propri Maestri/segni/amici, ma mantenendo il centro.

Non fidarsi equivale ad essere critici, giudicanti e rigidi.

Chi non si fida, controlla tutto.

Se sentiamo di essere rigidi e quindi apparentemente bloccati: quale è la sfida che non ci fa essere fiduciosi di noi stessi e dell’universo per poterla vincere?

 

Impegno 

Ciò che significava in principio.

Ampio e pesante.

Energia solare

Misura del risveglio interiore.

Diversi impegni possono avere la stessa intenzione.

Attraverso l’impegno coltiviamo quanto siamo veritieri con noi stessi.

Non è per forza un contratto, può essere uno sguardo o una mano decisa.

Può anche essere per iscritto per persone che si prendono un impegno insieme. In questo caso dà concretezza e aumenta la forza dell’impegno.

Quando diamo spazio a questa forza, l’universo ci darà l’opportunità e l’esperienza per testare se siamo saldi…positivamente e negativamente.

tu-bianco

 pappagalliAmore

Il più grande potere per cambiare le cose.

Il centro di tutte le altre forze.

È come se per accendere la luce ci connettessimo alla Sorgente.

Se si agisce con amore lo spirito sarà lì, nella materia del luogo in cui sei e in quello che stai facendo.

Essere chiari e diretti.

Fare tutto ciò che è necessario per realizzare la cosa.

Fare con amore tutto ciò che si fa.

Un portale per poter essere connessi 24 ore su 24.

Agire con l’energia dell’amore non vuol dire che dai o ricevi in cambio di qualcosa.

E’ la forza del divino che fa si che le cose possano accadere con facilità.

E’ l’amore dentro te.

Non è “amare il tuo partner”, ma è “amare la relazione”.

 

Integrità

Etimologicamente da integrazione che è rendere completo.

Unità con ciò che diciamo pensiamo e facciamo.

Crea in noi e all’esterno stabilità e affidabilità.

In inglese “walk my talk”: cammino i passi di cui parlo.

La chiarezza nel rispettare il proprio sentire, la propria luce.

Ha la scelta di passare e non passare attraverso il cuore.

Quando usiamo l’integrità viviamo ciò che crediamo.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo – Gandhi

Nella gola si manifesta la disconnessione fra ciò che pensiamo,diciamo e faccimao.

Se il cambiamento che vogliamo sarà in integrità con cuore, mente e parole, a quel punto, emaneremo nel nostro campo una cosa sola e la realtà cambierà e reagirà in accordo con ciò che emaniamo.

E’ una forza profonda e non per tutti facile.

Possiamo modificare il nostro stato attuale passo dopo passo.

tu-bianco

sciamano-tolteco

Saggezza

Ci connette ai pensieri e alla comprensione.

Sapere come applicare la conoscenza in accordo con una visione più ampia della realtà che ci circonda.

La mente, se connessa a tutti i nostri corpi, ha la Visione e può essere uno splendido strumento funzionale.

Come il gufo che ha la possibilità di guardare dietro, nell’oscurità.

Si può anche solo stare in silenzio.

Vivere e stare con quello che c’è.

Si insegna la saggezza attraverso la nostra aura.

Osservazione e comprensione.

Giocare con la saggezza per contribuire al bene maggiore di tutti, nel modo più efficace.

 

Fede

Qui non si parla di fede in una religione.

Questa forza ci racconta che facciamo parte di un disegno molto grande e che tutto si muove in sincronicità perché niente è separato.

Possiamo stare nella fede in modo da accettare che abbiamo fatto un accordo con il disegno più grande…che siamo noi.

E’ devozione, un immenso portale in cui avvengono i miracoli.

Lasciar si che ciò che non si conosce possa accadere.

Fare l’impossibile.

Camminare sui carboni ardenti.

I pattern, le abitudini e le credenze prevengono l’arrivo delle fede al cuore.

Camminare senza sapere.


E un bel respiro profondo…

selvaa

 

Come utilizzare questa mappa?

Il talento sta nel canalizzare le forze che maggiormente ti attraversano.

Esser consapevole di chi sei e di come navighi con queste energie.

Per essere completamente consapevole e cosciente di te stessa/o vi è la necessità di conoscere e saper utilizzare queste forze al 100%.

Qui di seguito poche domande per inoltrarti a conoscere questa Mappa.

Quali di queste forze si sta manifestando ora nella tua vita?

Quali sono le tue forze principali?

1.

2.

3.

Quale è la forza che più senti la necessità di valorizzare?

1.

Quale potrebbe essere un buon modo per farlo?

Siate seri e divertitevi, in questo gioco che può portarvi equilibrio nel più semplice ascolto.

Nadeshwari Joythimayananda

nadeshwari7@gmail.com

danzaladea.blogspot.it

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