Una persona malata è sempre più ridotta ad un pacchetto di dati, sempre più raccolti automaticamente da sensori tecnologici e i pazienti sono diventati clienti, consumatori di servizi, di medicina personalizzata sempre più gestita da intelligenze artificiali con minimo intervento umano.

Ippocrate diceva che è molto più importante conoscere la persona che ha la malattia, che non la malattia che ha la persona. E diceva che il medico cura, ma è la natura che guarisce.

Ci sono molte risorse per guarire, oltre a quella del pensiero lineare, di una causa un effetto, una malattia un farmaco, se mi penso malato, il corpo ci crede; i nostri geni, il nostro corpo, obbediscono alle nostre convinzioni. I messaggi subliminali veicolati dalle parole mediche come maligno, infiltrante, aggressivo… Sono pericolosi, sono profezie che si avverano. Le emmozioni sono eventi fisici, ponti fra mente e corpo.

Tu vuoi guarire? La tua fede ti ha salvato. Guarisce chi ha il potere di farlo, chi vuole guarire, chi accetta di morire, chi non nega la malattia, chi ha fede, chi ha il potere di entrare in contatto con l’anima. Il tempo…Bisogna fare in fretta… E la paura, sono antagonisti del potere.

Viviamo la paura, sentiamola. Finchè avremo paura della vita, avremo paura della morte.

Aurobindo diceva: “Noi non sappiamo vivere, per questo non sappiamo morire”.

E Confucio diceva:” Conoscere la ragione della vita è conoscere la ragione della morte”.

“Colui che sa che l’anima è saggezza, senza vecchiaia, eternamente giovane, non teme la morte. Colui che sarà libero dai propri desideri, immortale, perché saprà di essere l’unica cosa esistente”. Questi sono i Veda.

Ci sia concessa l’avventura di vivere la nostra morte, senza camici bianchi, senza rianimatori, senza ladri della morte. La morte non deve fare paura.

La paura della morte, ci impedisce la guarigione.

Dobbiamo restituire saggezza alla medicina, alla cura dell’essere umano.

Franco Berrino

La Grande Via

La traccia audio da cui è estratto lo scritto fa parte del progetto “Le vie della leggerezza” registrata con il titolo “Coscienza” dal Dott. Franco Berrino con Nadeshwari Joythimayananda e Flavio Zandarin a Milano nell’Autunno 2018

 

 

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