Il Tao è al di là delle parole

e al di là della comprensione.

Le parole possono essere usate per parlarne,

ma non possono contenerlo.

Lao Tzu

Mentre siedo davanti alla tastiera la neve si accumula su un ramo davanti alla finestra che illumina la mia stanza. È un ramo sottile e mentre lo osservo, gradualmente si flette sotto il peso di questi fiocchi di cotone. Questo dolce sottomettersi prosegue fino al punto in cui l’inclinazione è tale che la neve che si era accumulata cade ed il tenero ramo torna nella sua posizione ideale. Se il ramo avesse cercato di contrastare quel peso si sarebbe spezzato.

Tutto questo è il Tao.

Vivere nel Tao significa prendere coscienza dell’inutilità del contrasto, agire senza agire e seguire il naturale fluire delle cose. Questa è la Via che porta verso la naturalità del vivere.

Guardandoci intorno con lucidità risulta subito evidente l’atteggiamento di contrasto messo in atto dalle società moderne nei confronti di tutto ciò che è valutato indesiderabile. Gli slogan nei notiziari iniziano tutti con la parola lotta: lotta all’evasione, lotta alla mafia, lotta contro il cancro…

La soluzione apparentemente più semplice o più logica per risolvere una problematica sembra essere combatterla.

Un piccolo dettaglio, dopo anni di lotte scopriamo che: l’evasione è peggiorata, la mafia è infiltrata ovunque e purtroppo le morti per cancro sono in aumento.

Mi soffermo spesso a riflettere sulla condizione del pianeta e inevitabilmente mi trovo a pensare che un’interruzione dell’attività umana lascerebbe spazio ad un rapido recupero della condizione dell’ambiente. Non progetti che “combattono” l’inquinamento, piuttosto un semplice abbandono di tutte le attività non sostenibili; ma chi sarebbe disposto a farlo?

Tutti vogliono la salute e la intendono come assenza di malattia, mettendo in atto una battaglia chimica contro i sintomi quando spesso basterebbe non agire dando il tempo al corpo di guarire. In una visione taoista del corpo la condizione di salute è più della semplice assenza di malattia, è la capacità naturale di un corpo di passare da uno stato di malessere ad uno di benessere senza la necessità di un intervento esterno.

Attenzione però: agire senza agire non significa staticità o passività, agire senza agire significa seguire il naturale fluire delle cose ed è la consapevolezza che porta ad acquisire la capacità di farlo.

È molto pericoloso illudersi di aver compreso e rifugiarsi in un’assoluta passività. Solo una grande Presenza di Spirito ci può permettere di compiere la giusta azione nel rispetto del naturale flusso degli eventi.

Vivendo in piena coscienza di noi stessi sapremmo quando digiunare o quando e cosa mangiare, quando riposare e quando allenarci.

Questi tre concetti fondamentali della filosofia Taoista sono manifesti nella Natura ed in ogni sua forma, compresi i nostri corpi. Allontanarci da questi principi ci porta inevitabilmente ad allontanarci dalla Naturalità.

L’Ortho-Bionomy è un’applicazione di tali Principi nel campo delle pratiche manuali.

La visione Orthobionomica

Nella visione comune quando si parla di corpo ci si riferisce al nostro corpo fisico fatto di muscoli, ossa, organi, ecc. Nella visone propria dell’Ortho-Bionomy quando si parla di corpo si intende il risultato dell’incontro di tre corpi che sovrapposti ed interconnessi danno luogo alla vita. Essi sono: il corpo fisico, il corpo energetico ed il corpo aurico. Solo una buona funzionalità di tutti tre permette un corretto svolgersi dei meccanismi di autoregolazione.

Nel corso della giornata è assolutamente normale che ci si confronti con delle situazioni che portano in disequilibrio il nostro sistema, ma fino a quando persiste un’armonia di fondo tra i tre corpi e quindi una condizione di naturalità e di presenza, ci sarà un moto spontaneo che volge al riequilibrio.

Purtroppo però la nostra vita è spesso lontana dall’ascolto delle nostre necessità primarie. Nella distrazione generata dalla confusione del mondo, ci troviamo profondamente lontani dalla condizione di naturalità e quindi soggetti all’interruzione di quei meccanismi così preziosi per la manutenzione delle funzioni del nostro corpo.

L’applicazione del principio

Nel cercare di comprendere come lavora l’Ortho-Bionomy possiamo immaginare una corda con un nodo al centro, se la nostra intenzione è di sciogliere il nodo per riportare la corda alla lunghezza originale non avrebbe senso tirarla dagli estremi cercando di allungarla: al contrario dovremmo favorirne l’accorciamento per far che il nodo, a quel punto allentato, sia facile da sciogliere. L’Ortho-Bionomy sui vari piani agisce proprio in questo modo, aiutando il corpo a ritrovare il suo equilibrio semplicemente assecondandone lo squilibrio. Nessuno sforzo, nessun contrasto, è qualcosa di estremamente spontaneo.

La maggior parte dei dolori che sentiamo a livello strutturale sono derivanti da contrazioni che si possono manifestare su più livelli: fisico, energetico, aurico. L’Ortho-Bionomy interviene su queste contrazioni con diverse modalità di azione chiamate Fasi.

La Fase 4 lavora sul corpo fisico

La Fase 5 lavora sul corpo energetico

La Fase 6 lavora sul corpo aurico

La Fase 7 lavora sui simboli e gli archetipi al di là dello spazio e del tempo.

Tutte le Fasi si muovono sui vari corpi nel pieno rispetto del principio del Tao.

Comprendere a pieno la modalità di azione delle varie Fasi richiede alcuni anni di studio ma possiamo farci un’idea prendendo come riferimento i principi di cui abbiamo parlato precedentemente.

L’Ortho-Bionomy agisce senza agire, non contrasta ma segue il naturale flusso esagerando eventuali squilibri, favorendo così l’emersione di una più profonda coscienza di sé, requisito fondamentale per la conservazione e il recupero delle proprie potenzialità di riequilibrio fisico, energetico e aurico. È la semplice applicazione delle leggi della vita (dal greco ortho: corretto, bios: vita, nomòs: legge)

Per mettere in atto tutto questo è richiesto che l’operatore sviluppi una buona consapevolezza di sé, nel corso degli anni di formazione lo sviluppo dell’individuo viene messo in primo piano in quanto:Non posso aiutare qualcuno a prendere coscienza di sé se io per primo non ho coscienza di me”.

L’Ortho-Bionomy è più che la semplice applicazione di una tecnica su un corpo, è un modo di affrontare la vita con la leggerezza e la gioia di chi sa che ogni cosa seguirà il suo corso.

Ivan Pisani

www.ivanpisani.it 

www.orthobionomyitalia.it.

Letture consigliate:

Il Tao del mal di schiena, Alex Lattanzi, Casa editrice BAUL

Ortho.Bionomy®, Gino Fioravanti, Edizioni Mediterranee

Tao Te Ching, Lao Tzu, Case Editrici varie

Il libro dei cinque anelli, Miyamoto Musashi, laFeltrinelli

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