C’era una volta nell’antica India un saggio che era profondamente interessato alla scienza medica e nella scoperta di nuove medicine.

Dopo aver votato la sua intera vita alla ricerca di erbe, radici, piante, fiori e frutti, decise che era arrivato il momento, e la necessità di un successore. Si rivolse così a sua moglie per condividere i suoi pensieri.

“Questo corpo che mi ha servito diligentemente in questa vita sta diventando vecchio. Ho fatto del mio meglio per trovare rimedi alle più comuni malattie, ma non ho ancora dato il massimo. Gli esseri umani soffrono di così tante malattie e vi è ancora un immenso e sconosciuto mondo di segreti insiti in Madre Natura che attende d’essere scoperto ed esplorato. Vorrei che noi avessimo un figlio che un giorno sarà un grande dottore; lui inizierà da dove io avrò concluso. Che ne pensi?”

Sua moglie fece entusiasticamente un cenno con la testa ed in approvazione consentì a cooperare. In una notte piena di favorevoli auspici si congiunsero nell’atto amoroso e, nel frattempo, entrambi pregarono per un meritevole figlio che potesse offrire soccorso all’umanità afflitta da malattie ancora sconosciute.

Dopo esser rimasta incinta, il saggio soleva portarla a fare una passeggiata nella foresta. Le spiegò, man mano, le proprietà terapeutiche di varie piante e fiori. Le chiese di partecipare alle sedute con tutti i pazienti. Le insegnò tutte le procedure per mescolare gli ingredienti medicinali e la preparazione delle erbe. Lei ascoltò ed assorbì attentamente mentre il marito condivideva con lei tutta la sua conoscenza ed esperienze.

Dopo dieci mesi diede alla luce un figlio, radioso e sveglio, curioso ed entusiasta. Lo chiamarono “Charaka”; cresceva per divenire un grande inventore e medico dell’Ayurveda. Persino oggi i pionieristici lavori di Charaka vengono presi come importanti e significativi punti di riferimento per tantissimi studenti e dottori di terapie alternative. Non vi è alcuna esagerazione in questa storia.

Noi possiamo fare letteralmente in modo che le cose accadano.

Preparate e pianificate il concepimento di vostro figlio. Fate in modo che non venga al mondo per caso. Verificate se vi sentite responsabili abbastanza e sufficientemente maturi per essere genitori. Chiedetevi prima di tutto:” Perché il voler avere un figlio? Per riempire un sempre più crescente vuoto nelle vostre vite? Per colmare l’abisso con il/la vostro/a coniuge? Per dare a voi stessi qualcosa di cui impazientemente aspettare? Per farvi realizzare i vostri insoddisfatti desideri? Per cercare una sorta di immortalità tramite vostro figlio? O forse trovare qualcuno che erediti i vostri patrimoni accumulati?

Nessuna delle sopracitate è una valida motivazione. Sia una che più di queste motivazioni creerà, al meglio, un mostro o al peggio alimenterà una creatura pressoché poco ad alcun valore su questo pianeta. La popolazione umana è già “stipata” di tali personaggi; lo possiamo fare con molto meno. Se davvero lo volete, potete portare al mondo qualcuno che potrà dare un qualche contributo alla nostra crescita e consapevolezza come specie vivente. Vogliamo un figlio che venga alla luce come risultato del solo desiderio sessuale o mero piacere fisico? O vogliamo un bambino che nasca da una sana ed integra unione, in cui vi è Amore ed un intento finale olistico?

La Natura ci ha dato tutti gli strumenti per decidere ed agire sulle nostre intenzioni in modo consapevole.

Joy Deep

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