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Anticamente lo sciamano viaggiava nei diversi mondi per realizzare la cura e attingere alla conoscenza. Il mistico, attraverso la preghiera, la danza, la meditazione, il digiuno, l’astinenza, il servizio disinteressato raggiunge l’estasi, condizione necessaria al contatto con il suo Dio. La Psicologia Transpersonale e nello specifico la Biotransenrgetica ha sviluppato diverse Tecnologie del Sacro come strumento d’indagine delle dimensioni della coscienza. Lo Psicotranse insegna a realizzare quello stato oltre la mente dove risiedono le soluzioni dei problemi, le risoluzioni dei conflitti, le risposte alle domande, gli atti creativi necessari al cambiamento e all’innovazione.

Al principio era l’EGO

Molti miti della creazione ci ricordano che in principio era il verbo. Dio sembra però avere creato il mondo inserendovi un errore, o meglio la possibilità di errore, l’EGO.

Per EGO vogliamo qui intendere, come una certa psicologia, non certo l’Io cioè l’individualità, l’identità conscia di ciascuno, bensì l’identificazione, l’attaccamento all’Io, fatto che produce appunto l’errore.

Addentriamoci nella questione per comprendere un po’ meglio questa condizione umana che potrebbe sembrare a prima vista, frutto di un creatore sadico e perverso.

Adamo ed Eva

Il serpente tenta EVA che convince Adamo a cibarsi del frutto della conoscenza. Cosa ci sia di male nell’attingere alla conoscenza è difficile da comprendere. Non ho letto le senz’altro innumerevoli spiegazioni redatte dagli esegeti della Bibbia, quindi mi limito ad offrire la mia lettura.

Adamo avrebbe trasgredito alla Volontà Divina seguendo la volontà della donna istigata dal serpente.

Dio, Grande Volontà Transpersonale, Io, piccola volontà personale, donna, natura, serpente, eros, slancio vitale.

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Morale l’Io, la piccola volontà personale, sbaglia, cioè viene cacciato dal paradiso, quando lascia che la sua natura segua lo slancio vitale anziché la Grande Volontà.

Sulla base di errate interpretazioni, di questo insegnamento ancestrale sono nate a mio avviso gravi conseguenze per l’umanità.

Dalla stupida concezione della valle di lacrime, che giustifica l’attaccamento alla sofferenza, alla successiva elaborazione del concetto di inferno che sostiene una vita fondata sulla paura, il controllo e il giudizio, all’illusione di un altrove migliore che allontana dalla responsabilità e dalla presenza consapevole, qui e ora.

L’errore di Adamo non è stato semplicemente quello di cadere in tentazione giustificando coi la nascita di una religione e di una cultura che stigmatizzasse la natura umana, la sessualità e il piacere, ma quella di separare la sua piccola volontà dalla Grande Volontà.

Adamo si è cacciato fuori da solo, nessuno in realtà l’ha cacciato, la spada dell’angelo è una metafora della giusta azione.

Adamo compiendo l’azione sbagliata si è cacciato dall’Eden insieme alla sua donna, complice e istigatrice.

Vediamo come questa ristrutturazione epistemologica ci sposta dal campo della colpa a quello della responsabilità, da quello del giudizio a quello della presenza consapevole qui ed ora, da quello del risentimento e del rimpianto a quello dell’accettazione e dell’amore compassionevole.

Adamo, Adam Qadmon, l’uomo originario esce ed entra dal paradiso in base alle sue scelte e alle sue azioni, qui ed ora, sempre.

Non è successo allora, succede in ogni istante.

Eva in ogni istante, istigata dal serpente ci spinge verso piacere e conoscenza.

Spetta ad Adamo, qui ed ora uniformare la natura umana con la Grande Volontà Divina, attraverso la sua piccola volontà.

Ci basti pensare al Nome di Dio, Jahveh il quale è composto dalle radici Jod ed Evé, dove per Jod sta il Logos, lo spirito che discende, il principio maschile, la Natura Naturans e per Evé (che riconduce a Eva) l’Eros, il principio femminile, la Natura Naturata.

Quando Jod, il Logos, Adamo, l’Io rispetta Evé, l’Eros, Eva, l’es, la forza vitale non semplicemente seguendola, ma uniformandola alla Grande Volontà ecco l’unio mistica, Jahveh, il ritorno a Dio.

Ecco allora che l’eros può indicare o precludere la via al paradiso in base a ciò che ne fa il Logos.

Attaccamento, identificazione con il piacere, la sessualità, la nostra natura senza considerazione per la Volontà Divina, oppure resa, adeguamento dei propri bisogni ai bisogni transpersonali del bene comune.

La Legge della Trasformazione

Psicotranse è lo stato dinamico cui si attinge quando ci si conforma a ciò che è, e al tempo stesso uno strumento per realizzarlo.

Esso offre e propone un passaggio da un‘epistemologia dell’o/o, o natura umana o volontà divina, o anche dell’e/e, vado in chiesa e al bordello, ad un’epistemologia del fare del due l’uno.

Fare del due l’uno significa attuare un modo ulteriore di stare nel mondo lasciando dialogare il naturale e il divino in noi, ascoltando e accettando la nostra natura senza giudicarla e scegliendo consapevolmente di metterla al servizio delle nostre qualità più elevate.

Questo non significa rigidamente reprimere seguendo una morale coercitiva e nemmeno soddisfare indulgendo in edonismo sfrenato ed egoico narcisismo, ma trasformare seguendo la legge.

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Quale legge?

La legge è sotto i nostri occhi

Vediamo cosa recita il maestro Tilopa, nella prima strofa del Canto di Mahamudra:

Mahamudra é al di la di ogni parola e simbolo

Ma per te, Naropa, fervente e leale,

Questo va detto:

Il vuoto non ha bisogno di supporto

Mahamudra non poggia su nulla

Senza compiere alcuno sforzo,

Restando sciolti e naturali

È possibile spezzare il giogo,

È ottenere la liberazione.

Questo vuole forse dire che possiamo fare ciò che vogliamo e tutto va bene?

No, vuole dire che possiamo fare ciò che va fatto, in modo che quel che è giusto si compia.

Mahamudra sta per Grande Gesto, cioè per Legge della trasformazione, evidenza che si compie in ogni istante sotto i nostri occhi.

Sta per un battito d’ali, un fiume che scorre, una nube che piove, un fiore che sboccia, un’alba che sorge, una foglia che cade, un bimbo che nasce, un vecchio che muore.

Mahamudra è il Tao, Mahamudra è lo Spirito Santo, è il Giardino dell’Eden al quale Adamo ed Eva possono accedere in ogni istante, perché Mahamudra È qui ed ora.

Mahamudra è il luogo che attingiamo quando lasciamo gli attaccamenti all’EGO e guardiamo con occhi chiari, liberi dal giudizio.

Praticamente

La psicologia ha un termine per indicare questo luogo, il luogo della nostra essenza più vera, delle nostre qualità più elevate, della coscienza dell’Unità, si tratta del Sé.

Quando l’Io non si identifica con i bisogni dell’es ma li conforma ai dettami del Sé, ritrova il paradiso in terra.

La Biotransergetica suggerisce quello che chiama ciclo primario caratterizzato da: Osservazione, Accettazione, Consapevolezza.

L’osservazione dei nostri giudizi e delle nostre proiezioni, l’accettazione dei nostri e degli altrui limiti preparano la via alla consapevolezza delle cose come sono e ci introducono nello Psicotranse, quel luogo, oltre la mente dove vediamo ciò che va visto, sentiamo ciò che va sentito, agiamo ciò che va agito.

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di  Pier Luigi Lattuada  M.D.,Psy.D.,  Ph.D.

biotransenergetica@gmail.com

www.integraltranspersonal.com

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