L’umanità sta affrontando i problemi della post-modernità, dall’inquinamento, dall’uso dell’acqua e dalle migrazioni, alla globalizzazione, alla mancanza di tempo, alla velocità, alla perdita di contatto con sé stessi, alla digitalizzazione, al riscaldamento globale, all’estinzione delle specie, alla finanza globale, all’inflazione informativa, all’importanza personale, all’ipertrofia della razionalità, alla competizione.
La coscienza del consenso, attraverso la mente duale e il pensiero razionale, cerca una soluzione nel mondo materiale, una scelta che sembra essere giunta a un punto morto.

Allo stesso tempo, apparentemente invisibile, una visione diversa è sopravvissuta ai millenni e fin dagli albori dell’umanità attraverso i canti degli sciamani, le scritture dei saggi, le medicine della foresta, i miti delle diverse tradizioni e le parabole dei maestri e recita il suo messaggio di risveglio.
La buona notizia è che, come il Re Nudo della favola, sempre più occhi chiari e sguardi innocenti sono in grado di riconoscerla e ascoltarla.
Sono sempre di più gli eroi in viaggio che hanno intrapreso e stanno intraprendendo il cammino del risveglio per uscire dalla caverna delle identificazioni con le ombre proiettate sulla parete dai falsi bisogni dell’Io.
Da un punto di vista scientifico, un nuovo paradigma è a disposizione di chiunque voglia mettersi in viaggio consapevole che la materia è la manifestazione concreta del flusso di coscienza, fondamento di tutto.
L’approccio transpersonale, che offre strumenti e metodi per padroneggiare l’esperienza interiore degli stati di coscienza e degli stadi di pensiero, suggerisce una via d’uscita basata su competenze chiave quali: partnership, creatività, competenze emotive, connessione con il Sé, tolleranza dell’incertezza, servizio, interconnessione, fluidità, padronanza degli stati di coscienza, esperienza archetipica, disponibilità al cambiamento, fiducia, ascolto, consapevolezza, auto-osservazione, disidentificazione.

Sembra che non manchi nulla, dopo millenni di evoluzione, secoli di cultura, grazie alle nuove tecnologie informatiche e alle antiche e nuove tecnologie interiori, grazie alla scienza della materia e alla moderna scienza della coscienza l’umanità è pronta per un salto, un salto di coscienza che si configura come un risveglio, un’uscita dalla caverna del copione scritto da una mente prigioniera dal dramma del controllo, dal sogno della realtà consensuale dominata dalla paura e dai suoi condizionamenti.
Qualcuno potrebbe dire: fosse così facile!
E allora potremmo rispondergli, quando un fiore sboccia sembra facile, quando una sorgente sgorga, sembra facile, quando il sole sorge, sembra facile, infiniti processi si sono compiuti per rendere possibile un simile miracolo, che al momento opportuno semplicemente avviene.

E se fosse il momento? E se ci svegliassimo dal sogno di Cronos, il tempo lineare che ci ripropone schemi ripetitivi, sempre uguali e ci rendessimo disponibili al Kayros, il momento propizio, l’occasione, qui ed ora.

Un risveglio nel quale osassimo accorgerci che il momento giusto è adesso?
– Tipo raggiungere l’illuminazione in dodici mosse?
– Una domanda di questo tipo esprime esattamente quel tipico scetticismo mascherato da razionalità, generato in verità dalla paura di uscire dalle proprie zone di confort, lasciare il porto sicuro delle proprie convinzioni e varcare le colonne d’Ercole del riconoscimento della propria natura.
– Cerchi di dare un senso poetico a ciò che senso non ne ha per nulla. Ma tu ti guardi intorno? Li leggi i giornali? Frequenti i social? Dove lo vedi il risveglio?
– “Com’è difficile vedere l’alba dentro l’imbrunire” – cantava Battiato. Non si può vedere il nuovo con occhi vecchi, se dormi vedi solo i tuoi sogni. Il paradosso del risveglio è che avviene solo quando ti accorgi che dormivi e fin che dormi il sogno ti sembra reale.
– E chi ti dice che tua sia sveglio o che la tua presunzione ti faccia credere di esserlo?
– Esatto, bravo. Per questo è necessaria una psicologia del risveglio, una scienza della coscienza che sappia raccogliere dati su una fenomenologia degli stati psichici superiori, della realizzazione del Sé. Si potrebbe in questo modo studiare con metodo e garanzie di validità le affermazioni di tradizioni millenarie come il buddismo e il vedanta o le esperienze transpersonali descritte da chi abbia vissuto emergenze spirituali, peak experiences o stati non ordinari della coscienza.
– Si ma la vita reale è quella di chi affronta problemi reali e non ha il tempo di giocare a fare l’illuminato.
– Hai mai provato a dimenticarti di dormire o a decidere di svegliarti?
– Cosa vuoi dire?
– Il sonno, così come il risveglio sono fenomeni che ci succedono, effetti collaterali che avvengono quando si creano le condizioni giuste. Come è possibile studiare le condizioni organiche che determinano lo stato di veglia o di sonno fisiologici, allo stesso modo è possibile studiare le condizioni psicologiche che determinano stati di coscienza equivalenti al sonno o al risveglio.
– Intendi in modo oggettivo, misurabile?
– Anche questa è una domanda che dimostra il mito della realtà consensuale nel quale siamo tutti immersi se non facciamo qualcosa per accorgerci. La tua domanda parte dal presupposto che alla base dell’universo ci sia la materia e che l’oggetto sia la fuori separato dall’oggetto qui dentro. I “risvegliati” di ogni tradizione ci ripetono da millenni, e lo fanno con dovizia di particolari, fornendo mappe e strumenti per compiere il viaggio, ci ripetono che alla base dell’universo c’è la coscienza e che non esiste separazione tra oggetto e soggetto.
– Vorresti dire che non c’è separazione tra me e te.
– Ti dico che la scienza della coscienza ci suggerisce che ogni esperienza è costituita da materia, energia e coscienza. Siamo separati nella materia ma non a livello di energia e coscienza. Ti dico che accorgersene è un buon passo verso il risveglio. Ti dico anche che quando dormi non vedi chi è sveglio, quando sei sveglio vedi chi dorme. E questo è un fatto che andrebbe accettato.

Pier Luigi Lattuada M.D., Psy.D., Ph. D

djirendra@gmail.com

www.integraltranspersonallife.com 

Foto di Eugene Golovesov

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