“La crescita dei cuccioli umani non avviene spontaneamente ma inizia con l’educazione allo sguardo”

Maria Lai

Che qualcuno ci faciliti a incontrare l’altra e l’altro attraverso uno sguardo amorevole è necessario.

Riconoscere che in quanto umani possiamo crescere, imparare ed “evolvere” (se c’è un’effettiva evoluzione) proiettando verso fuori ciò che abbiamo dentro è uno dei primi passaggi fondamentali.

Ma quanto questa proiezione può diventare consapevole?

Per quanti millenni ancora continueremo a proiettarci l’uno contro l’altra le nostre ferite primarie senza rendercene conto?

Per quanti millenni ancora dobbiamo addossare il 100% della colpa del nostro malessere a chi sta fuori da noi?

Come sarebbe se oggi tu potessi scegliere di essere una mia proiezione solo se ti prometto che sarà fatta con il cuore? Ti prometto che non ti delegherò la responsabilità delle mie emozioni. Ti prometto che rimarrò aperta ad ascoltarti tenendo saldo in cuore che non vorrò avere ragione solo per non percepire stratificazioni di dolore inevitabile. Ti prometto che ricorderò che non voglio crescere solo per me, ma che desidero crescere con te.

Ovvio che non sempre potremo essere consapevoli della saggezza che si cela oltre la proiezione, non sempre riusciremo a sentire la libertà della persona, dell’animale o della montagna che sta dinanzi ai nostri occhi, perchè saremo troppo impegnate a giocare con il nostro ego.

Ma, ciclicamente, nei millenni, qualcuno lo ha ricordato a qualcun’altra, e noi, semplicemente lo ricordiamo.

L’invito è di percepire l’oceano che c’è dietro ad ogni esperienza di vita degli autori di questo numero. Persone che hanno dedicato un tempo senza prezzo per poter condividere con te alcuni colori della loro vita. Colori che hanno incontrato andando sotto la superficie.